Visitare il centro Italia in 4 giorni.
Ti giuriamo che si può fare!
Certo, ad aver più tempo, tanto di guadagnato eh… ma se si vuole sfruttare ponti, si vuole cambiar aria senza dover prendere ferie o si ha un budget limitato (e per questo si preferisce stare in giro il minimo indispensabile), visitare il centro Italia in 4 giorni è davvero la soluzione che stai cercando.
Come rendere quest’ipotesi realtà? Semplicemente leggendo questa guida e applicando per filo e per segno tutte le dritte che ci sono scritte.
A te basterà prendere appunti! Pronto?
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Quando visitare il centro Italia: periodo migliore
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Visitare il centro Italia: l’itinerario perfetto, tutto in 4 giorni
Non bisogna pensare che la mancanza di tempo sia un motivo sufficiente per non visitare questa meravigliosa parte d’Italia.
Ovviamente nel caso ne avessi di più potrai integrare altri posti a questa guida, ma nel frattempo, questo ci sembra un ottimo scheletro per farsi un’idea di quanto quest’area possa regalare.
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📆 Giorno 1- Scoprire le Marche più insolite in un giorno solo!
Il nostro itinerario inizia dal tempio di Valadier e dalle Grotte di Frasassi, tappe tra gli imperdibili delle Marche, che richiedono almeno una mezza giornata abbondante per essere depennate.
Quindi, ti consigliamo di raggiungere questa tappa, al massimo attorno alle 11 del primo giorno.
Le città più comode per iniziare il viaggio -quelle con un’aeroporto o ben collegate alle altre città italiane/d’Europa/mondo- sono Roma, Perugia o Ancona.
Noi terremo in considerazione una di queste città come partenza per il roadtrip alla scoperta del centro Italia.
Quindi, partendo da Ancona o Perugia -ad esempio- dovrai guidare per un’ora in direzione Genga.
🤞🏼 Consiglio da pro! Dotati di una macchina. Nel senso, le grotte di Frasassi si possono ancora raggiungere in treno ma la soluzione più funzionale (e quella che ti permetterebbe di risparmiare più tempo possibile) nel intraprendere questo viaggio ontheroad è in macchina.
Noleggiala qui se ti serve! Abbiamo scritto un paragrafo dedicato più avanti, nel quale ti spieghiamo come procedere per risparmiare, nel caso ti interessasse. |
Comincia con il tempio del Valadier.
🏛 Visitare il Centro Italia: Tempio del Valadier
Arrivarci sarà abbastanza semplice cercando direttamente “tempio di Valadier” su Google Maps. Dovrai parcheggiare ai piedi del percorso che porta al tempio, in uno sterrato a bordo strada o in un parcheggio di pochi posti dove troverai il cartello “Presepe vivente”.
🤞🏼 Consiglio da pro! Soprattutto in alta stagione, arriva presto! La crescente fama di questo posto ha fatto sì che il parcheggio diventasse sempre più difficile da trovare! |
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A questo punto ti aspetterà circa un 800m di percorso -in salita- fino al Tempio.
Si tratta di un percorso abbastanza in pendenza ma comunque fattibile anche da bambini ed anziani.
20 minuti in salita e boom, ecco che ti si aprirà davanti agli occhi uno spettacolo fuori dal mondo: una grotta profonda e buia; incassata tra il suolo e la parte superiore della grotta, una costruzione in stile neoclassico, una chiesa in pianta ottagonale dalle pareti bianchi e il tetto verdone in lastre di piombo dedicato alla Vergine Maria.
Eccoti di fronte agli occhi il tempio del Valadier, voluto da Papa Leone XII del 1828 e chiamato così in onore del suo ideatore, l’architetto Valadier.
All’interno, trovi niente poco di meno della Madonna con bambino di Canova o meglio, la copia in quanto l’originale si trova ben custodita nel museo di Genga.
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Dietro al tempio, la grotta profonda che vedi, nel 10° secolo serviva da riparo per gli abitanti della zona durante le invasioni provenienti dell’Ungheria. Oggi, durante il periodo di Natale, funge da ambientazione per un suggestivo presepe vivente.
Affianco al tempio, invece, ecco che spunta un’altra costruzione religiosa, l’eremo della Madonna Infra Saxa, risalente al 1029 e casa delle monache benedettine in clausura.
🤞🏼Consiglio da pro! Attenzione perchè non sempre il tempio è aperto! Consigliamo di verificare orari e giorni d’apertura sulla pagina FB della Pro Loco di Genga. |
🪨 Visitare il Centro Italia: Grotte di Frasassi
A brevissima distanza dal tempio, ecco uno dei posti più assurdi d’Italia: le grotte di Frasassi.
Immaginati 35 km di cunicoli (numero che può ancora crescere), immaginati stalattiti lunghi 5 metri, stalagmiti alti come palazzi e concrezioni di ogni genere e forma. Immaginati di scendere nel cuore della terra e di camminare tra tutto questo. Ecco, ora hai lontanamente idea di cosa aspettarti… perchè in realtà, l’effetto wow lo si prova solo quando queste grotte le si vivono.
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Per chiunque decida di esplorarle, dei tour organizzati di circa 75 minuti permettono la scoperta di 800 metri (dei 35 km di cunicoli menzionati) e di “5 stanze” (spazi quasi separati e sicuramente diversi dove scoprire diverse peculiarità di questo posto).
💡Curiosità! Per visitare una parte più consistente dei cunicoli (spesso stretti e claustrofobici) si può acquistare il biglietto speleologo che permette 2 ore di visita abbigliati ed attrezzati come degli speleologi appunto procedendo ad una visita un pochino più impegnativa ma sicuramente adrenalinica. Scopri di più cliccando qua.
Una prima stanza alta 240 metri e larga 120 contenente stalattiti alti 6 piani!
💡Curiosità 2.0! La guida ci ha spiegato essere uno spazio che potrebbe tranquillamente contenere il Duomo di Milano.
Ancora, la quarta sala -la nostra preferita- dove si trova un laghetto dalle acque cristalline puntinato di stalagmiti; d’ultimo la quinta sala, chiamata sala dell’orsa perchè custodisce una roccia somigliante a questo grande mammifero.
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💡Curiosità 3.0! Le concrezioni, gli stalagmiti e stalattiti non possono essere toccati in quanto le nostre mani contengono una sostanza che non permetterebbe più la loro crescita.
Orario: Orario in base alla stagionalità; chiuse il 4 dicembre, il 25 dicembre e dal 10 al 30 gennaio inclusi.
Prezzo: 18€ intero, 15€ ridotto;
Per maggiori informazioni, consultare il sito ufficiale.
📆 Giorno 2- Visitare il Centro Italia ed innamorarsi dell’Umbria
Caro viaggiatore, prima di questo viaggio non sapevamo neanche come classificarla l’Umbria, ci credi?
Nella nostra (enorme gigantesca strepitosa) ignoranza, questa parte d’Italia era una sorta di buco nero senza infamia e senza gloria.
Poi abbiamo varcato il confine immaginario della regione e nulla, sono bastati davvero una manciata di secondi per farci rimangiare tutto quello che credevamo e per farci innamorare a suon di paesini arroccati e bellezze naturali.
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Ma andiamo per ordine. Ecco cosa vedere in un giorno in Umbria durante l’impresa titanica di visitare il centro Italia in 4 giorni:
📍 Gubbio, l’orgoglio medievale della regione
Partiamo da Gubbio perchè vogliamo vincere facile, perchè sappiamo che non potrai rimanere indifferente a questo borgo medievale perfettamente conservato, non potrai non esclamare wow ad ogni passo tra i vicoli ciottolati e gli edifici in pietra a circondarli e soprattutto, non potrai non rimanere sbalordito dalla vista che si gode dall’alto, sulle colline che la circondano.
Il consiglio è quello di parcheggiare un pelo fuori dal centro storico in modo da non pagare la sosta (anche perchè, comunque il centro di Gubbio non può essere visitato in macchina). Noi l’abbiamo lasciata qua e siamo arrivati in centro in 20 minuti.
Per darti un po’ di contestualizzazione storica, ti diciamo che Gubbio è uno degli insediamenti più antichi della regione, parte del feudo dei Montefeltro, che ha mantenuto invariate le caratteristiche di quel periodo storico: tutto in questa cittadina, infatti, è grigio a causa dei blocchi di calcare regolari che sono stati utilizzati per le costruzioni.
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💡Curiosità! Lo sapevi che viene chiamata la “città dei matti“? Pare che gli eugubini siano famosi per essere molto inclini allo scherzo e per questo considerati un po’ matti!
Ma pare anche esista una spiegazione scientifica a questa loro indole: secondo alcuni geologi, a causa di diverse formazioni rocciose circostanti, Gubbio sembrerebbe sia stata contaminata dall’iridio, una sostanza tossica che causa allucinazioni ed effetti collaterali in grado di spiegare la pazzia di Gubbio.
Il tuo breve itinerario dovrebbe partire da Piazza Grande dove troverai anche Palazzo dei Consoli e quello Pretorio.
Nulla di eccezionale se non fosse che si tratta di una “piazza pensile“. Sì, hai capito bene! Una piazza sospesa, costruita nel 1300 con l’intento di creare un posto vicino a tutti i quartieri dove racchiudere il potere della città.
La diavoleria che sta dietro a questa impresa? Degli archi che fungono da base e che si possono osservare dalla Gubbio bassa.
Ancora oggi questo è il posto più amato dagli abitanti di Gubbio (e dai turisti ovviamente) oltre che centro brulicante della vita quotidiana.
Dirigiti poi verso Palazzo del Bargello per poter decretare te stesso quale tra questo palazzo, quello Ducale o quello dei Consoli sia il più bello di Gubbio.
Al suo interno viene ospitato il Museo della Balestra.
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Da non perdere, proprio di fronte, la fontana dei Matti!
💡Curiosità 2.0! Un’antica tradizione recita che a compiere 3 giri di corsa attorno alla fontana sotto la supervisione di un eugubino che nel frattempo vi bagna con l’acqua della fontana stessa, può ricevere il titolo di “matto onorario di Gubbio“.
Prendi poi la funivia e sali fino alla Basilica di Sant’Ubaldo!
Non è tanto la Basilica che non ti devi perdere che sì, è carina, ha un chiostro meraviglioso e conserva al suo interno il corpo del patrono di Gubbio Sant’Ubaldo ma quanto più per la vista che si gode sulla città e il circondario da lassù.
Fidati di noi, è qualcosa di davvero pazzesco! Il biglietto della funivia, andata e ritorno, costa 6€.
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🤞🏼Consiglio da pro! In pochi posti in Italia, il Natale si sente come a Gubbio… non a caso nel 1991 vinse il Guinness World Record per l’albero di Natale più grande al mondo, alto oltre 650 metri e formato da 250 punti luminosi a disegnare la sagoma dell’albero sul monte Ingino e 500 luci colorate a ricreare le decorazioni. Assolutamente consigliata una visita nel periodo tra il 7 Dicembre e il 10 Gennaio per poter assistere, dopo il tramonto, all’accensione di questo mastodonte! |
📍 Visitare il centro Italia e innamorarsi di Spello
A un’oretta d’auto da Gubbio, ecco che si trova Spello, un capolavoro di borgo arroccato sul monte Subasio, dalle casette rosa e i balconi fioriti che sembra uscito da una fiaba.
Ci sono un po’ di cose che si potrebbero fare qua ma se si ha poco tempoe ne si vuole assaporare semplicemente l’essenza, non c’è consiglio migliore di quello di perdersi tra le stradine e lasciarsi abbagliare dalla sua estetica curata ed “instagrammabile”, talmente bella da sembrare quasi costruita per i turisti.
Non ci metterai più di un paio d’ore a gironzolare per le stradine di Spello, definita non a caso la “splendidissima colonia Julia” ma tieni in considerazione un po’ più tempo per le pause foto e soprattutto per la pausa pranzo.
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💡Consiglio da pro!Come anticipato, il periodo migliore per visitare Spello è sicuramente tra maggio e luglio, comprendendo se possibile l’Infiorata, quando tutti i balconi sono fioriti, le strade profumate e i colori pronti a riempire cuori ed occhi. |
📍 Assisi, la città di San Francesco e della spiritualità
Bene, ora che hai la pancia piena sei pronto per smaltire il pranzo ad Assisi: da Spello, solo un quarto d’ora di macchina ti divide da questo borgo incredibile, cuore pulsante della sacralità umbra, città di San Francesco e santuario di una spiritualità unica.
💡Curiosità! Ovviamente Assisi è meta di un turismo religioso molto attivo… da nessuna parte come qua vi capiterà di vedere tanti preti e così giovani!
Tutto qua riporta alle due personalità più importanti a cui ha dato i natali: San Francesco e Santa Chiara; molte sono le chiese, le cripte, le costruzioni religiose e i luoghi miracolosi che descrivono la vista di questi santi o le omaggiano.
Tutto qua è talmente bello da aver permesso ad Assisi di entrare tra i siti Patrimonio Unescoin maniera quasi automatica.
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Ma ora gambe in spalla, abbiamo creato un piccolo itinerario a piedi che ti porterà alla scoperta di alcuni dei posti più iconici del borgo nelle poche ore della giornata che dovrebbero esserti rimaste:
cominciamo con il botto, partendo dalla Basilica di San Francesco, una mastodontica struttura costruita dopo la morte del Santoe composta da due chiese sovrapposte: la basilica inferiore, quella superiore e la cripta con la tomba.
Tra gli illustri nomi che lavorarono ai magnifici affreschi che decorano la basilica, svettano quelli di Giotto (di cui si possono ammirare otto storie dell’infanzia di Cristo nella chiesa inferiore e in quella superiore, 28 quadri che illustrano la vita del di San Francesco), Martini e Cimabue (con un affresco nel transetto e altre opere sparse per la Basilica).
L’ingresso è gratuito e maggiori informazioni su orari di visita le trovi nel sito ufficiale.
Molto importate sapere che è proibito farequalsiasi foto all’interno.
Se non sei ancora sfinito, altre due chiese fondamentali per comprendere Assisi sono la Basilica di Santa Chiara -Santa diventata tale dopo che nella sua vita si unì a San Francesco già a 18 anni e che poi fondò l’ordine delle clarisse- che ne conserva le spoglie dal 1260 e la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola (ndr. attenzione perchè si trova a circa 4km dal centro di Assisi) dove San Francesco compose il cantico delle Creature e dove morì nel 1226.
Vai poi alla scoperta della principale piazza di Assisi: Piazza del comune.
Si tratta di una piazza costruita sul luogo dell’antico foro romano ed è caratterizzata dal Tempio di Minerva, dalla fontana dei tre leoni, dal Palazzo del Priori e dalla Torre del Popolo.
Ultimo ma non per importanza (se hai rispettato i tempi, dovrebbe essere quasi ora del tramonto), sali alla rocca maggiore. Si tratta di una sorta di fortificazione che da più di 800 anni (la prima testimonianza risale a Federico Barbarossa e al 1183) permette una visuale strategica su Assisi e le campagne circostanti.
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Raggiungerla a piedi dal centro città non è semplicissimo e richiede circa un 40/50 minuti(in salita) ma la vista che si gode da lì è da mozzare il fiato.
📆 Giorno 3- La Cascata delle Marmore
Il 3° giorno sarà dedicato alla riconnessione con la natura e alla scoperta di uno degli spettacoli più surreali del nostro paese. Il tutto, a soli 7 km da Terni, capoluogo di provincia.
Hai mai sentito parlare della cascata delle Marmore?
Pensiamo proprio di sì! Anzi, ci stupiremmo del contrario trattandosi di alcune delle cascate più famose d’Italia e tra le più alte d’Europa (165 metri d’altezza complessiva).
💡Curiosità! Questa cascata deve il suo nome ai sali di carbonio presenti sulle rocce molto simili al marmo bianco. Per lo stesso motivo, Marmore è anche il nome della frazione di Terni dove si trovano le cascate.
Ma aspetta che facciamo un passo indietro e ti spieghiamo tutto meglio.
Innanzitutto cosa la rende così speciale? Oltre all’altezza e alla portata d’acqua che fa sì lasci affascinato lo spettatore, il fatto che sia una cascata che va ad interruzione, come se avesse un interruttore.
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Sì, hai capito bene. Il flusso della cascata infatti, non è condizionato da una carenza d’acqua dettata dal naturale bacino da cui si rifornisce, quanto più da un meccanismo artificialeche devia l’acqua (proveniente dal fiume Velino) e la fa confluire verso ad una centrale elettrica per la produzione di energia elettrica.
Per questo è fondamentale consultare qua gli orari di apertura dell’acqua e non rischiare di trovarsi a bocca asciutta o meglio a cascata asciutta!
🤞🏼Consiglio da pro! Consigliamo l’acquisto in anticipo per evitare code o problematiche di vario genere last minute. Puoi comprarlo cliccando direttamente qua. |
Come organizzare una visita alle cascate?
Noi abbiamo fatto così: siamo entrati un’oretta prima del rilascio dell’acqua per poterci godere la solitudine del parco e leggere tutte le informazioniche si trovano lungo i percorsi (che ti spieghiamo dopo meglio).
Poi abbiamo scelto un punto dal quale avevamo un’ottima visuale sulla cascata e siamo rimasti fermi ad osservare che si riempisse; è stato a dir poco terapeutico.
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Poi abbiamo rifatto i percorsi che ci interessavano di più e siamo scesi al Belvedere Inferiore, dal quale godere della visuale in assoluto migliore sulle cascate.
🤞🏼Consiglio da pro! Proprio di fronte al Belvedere c’è un barettino che fa anche hamburger. Noi ci siamo seduti lì e abbiamo pranzato vista cascata che pian pianino diminuiva la sua potenza.
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Ora, torniamo ai percorsi.
Attorno alla cascata si snodano 5 percorsiche vanno dai più semplici ai più complessi, dai più brevi ai più lunghi, da quelli adatti a tutti a quelli che richiedono un minimo di forma fisica, tutti però segnalati in maniera chiarissima.
Noi ne abbiamo fatti 3, tutti abbastanza brevi, tutti abbastanza semplici, tutti con una bellissima visuale sulla cascata.
Il 2 e il 3 li abbiamo fatti sia a cascata vuota che a cascata piena ed è stato davvero interessante vedere la differenza di come alcune aree cambino completamente a seconda dell’acqua.
🤞🏼 Consiglio da pro! È sempre un buon momento per andare alla scoperta della Cascata delle Marmore ma forse a San Valentino, lo è un pochino di più! Ti starai chiedendo perchè, vero? Beh, immaginati un cuore gigante installato davanti alle acque scroscianti ed immaginati di poter baciare la tua dolce metà proprio lì sotto a commemorare un amore prorompente proprio come la cascata delle Marmore. Non è romanticissimo? |
💡Curiosità 2.0! Se siete amanti degli sport d’acqua, qua non solo è possibile farli ma è proprio il contesto ideale dove praticarli: rafting, tormentiamo, kayak, hydrospeed e chi più ne ha, più ne metta!
Dopo pranzo abbiamo ripreso la macchina e siamo saliti al Belvedere Superiore(che si può raggiungere anche a piedi se si ha abbastanza tempo) e sfruttando lo stesso biglietto del parcheggioal Belvedere Inferiore, abbiamo osservato il primo salto della cascata, quello in assoluto più scenografico e che da sotto non si riesce a vedere.
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💡Curiosità 3.0! Il salto massimo della Cascata delle Marmore è di 85 metri!!!
Una volta osservata la cascata da tutte le prospettive possibili, non ti resta che scoprirla guardandola da dentro!
Massì, hai capito bene e no, non siamo impazziti.
Devi sapere che la tua visita alla cascata può essere completasolo se relazionata alla visita di Hydra, il museo multimediale della cascata delle Marmore.
La premessa è che di musei ne abbiamo visti molti ma di belli come questo, li contiamodavvero sulle dita di una mano! Un museo interattivo, coinvolgente, interessante, che sfrutta il grandissimo potenziale della tecnologia e della realtà aumentata per stupire lo spettatore e tenerlo ancorato alla storia, alla personalità, alle ferite e ai traguardi di questa parte d’Italia.
Che tu sia un esperto d’idraulica, una persona curiosa, un padre che vuole insegnare qualcosa di nuovo al figlio, una maestra che porta in visita la sua prima classe… il museo parlerà con te nella tua lingua ed riuscirà ad instaurare un dialogo talmente intenso da sperare non finisca mai.
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📆 Giorno 4- Visitare il Centro Italia e depennare il Lazio più sconosciuto
Ultimo giorno, questa volta alla scoperta di una nuova regione: il Lazio.
Spesso, se non si è della zona, il Lazio lo si calcola solo per la Roma (non che ci sentiamo di dissentire eh!) ma in realtà, ad approfondire un poco, questa regione è patria di un altro innumerevole numero di meraviglie.
Noi oggi te ne racconteremo due, assolutamente da inserire nel tuo itinerario alla scoperta del Centro Italia ma ci auguriamo di poterne scoprire assieme molti di più!
📍 Civita di Bagnoregio
Partiamo da Civita di Bagnoregio, anche conosciuta come la città che muore.
Ci troviamo a circa un’oretta da Roma, in questa area del Lazio chiamata Tuscia; su quest’altura di tufochiusa tra due fiumi, ecco che si intravede una strada unica, solenne, lunghissima e -purtroppo- in salita che porta alle porte (scusaci il gioco di parole) a Civita Bagnoregio.
💡Curiosità! Il nome di questo borgo pare lo si debba al re longobardo Desiderio che proprio qui decise di far costruire una stazione termale per curare la sua malattia: Balneum Regis (letteralmente “il bagno del re”).
Il biglietto dell’ingressoal borgo è di €5 ma li vale tutti.
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Dentro sembrerà di essere catapultati al tempo degli idei dell’Olimpo, dei signori della guerra e dei re che spadroneggiavano su una terra in tumulto… no dai, ad un periodo un pochino più recente ma volevamo troppo citare la sigla di Hercules!
Nella sua storia, Civita ha vissuto le più svariate epoche: da quella etrusca a quella rinascimentale passando per quella romana e quella medioevale e ora, le sue stradine e le sue casette impegnate di storia, permettono a chiunque ci cammini sopra di assorbire aneddoti ed episodi lontani nel tempo.
Perchè viene denominata la città che muore?
Due sono sicuramente le ragioni: da una parte, la migrazione dei suoi abitanti più giovane e la morte di quelli più anziani che sta portando il paese ad una considizione sempre più accentuata di abbandono; dall’altra, l’erosione del tufo su cui è costruita Civita che, aggravata da terremoti e condizioni metereologiche avverse, scandisce inesorabilmente la fine di questa realtà.
📍 Sacro Bosco di Bomarzo
Hai paura dei mostri?
Ci auguriamo di no perchè stiamo per portarti dove se ne contano di innumerevoli.
Se può consolarti però, sono tutti di pietra!
Benvenuto a Bomarzo, una cittadina tutta arroccata che di per sè non avrebbe nulla di particolare se non fosse per il suo bellissimo Sacro Bosco.
Di cosa stiamo parlando?
Di un giardino che a definirlo magico sarebbe davvero riduttivo: un posto dove trovare pace, tranquillità e nuovi amici dalle sembianze mostruose -senza voler fare bodyshaming eh-.
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Questo complesso monumentale venne voluto dal Principe Pier Francesco Orsini e commissionato a Pirro Ligorio che ormai più di 500 anni fa creò uno zoo fatto di animali mitologici e creature di fantasia pronti a sorprendere e spaventare chiunque passi per quelle parti.
💡Curiosità! Alla morte di Orsini, il parco venne abbandonato e riscoperto solo dopo 400 anni, grazie anche all’interessamento di diverse illustre figure, Salvador Dalì compreso che qui trovò ispirazione per la sua opera Le Tentazioni di Sant’Antonio.
All’ingresso ti verrà consegnata una mappa con il percorso (da seguire meticolosamente, quasi fosse un percorso iniziatico) e una spiegazione per ognuna delle 36 statue presenti, spesso cariche di simbolismo e rimandi alla mitologia.
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💡Curiosità 2.0! Pare che il Principe avesse fatto fare tutto questo complesso per omaggiare la moglie Giulia. Non a caso, il Tempietto è proprio una dedica a lei, nella sua realizzazione in una posizione rialzata e circondato da verde, quasi a creare lo spazio ideale dove lei potesse stendere il suo telo da picnic e riposarsi.
Durante la visita, non perdere l’occasione di entrare nella Casa Pendente, un’abitazione inclinata che crea un senso di perdita dell’equilibrio da non credere!
Altri pezzi forti? Tutti! Anche sei il nostro preferito è sicuramente la bocca dell’Orco.
“Lasciate ogni pensiero voi che entrate” recita l’incisione sulla bocca. Che sia un invito alla spensieratezza?
Noi diciamo di sì: il senso di gioia infantile che abbiamo provato per l’ora e mezza di visita non potrebbe che confermarlo.
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Cosa mangiare mentre si è impegnati a visitare il centro Italia?
Ecco, le specialità tipiche!
In Italia è proprio vero che: regioni che vai, specialità culinaria che trovi, chilo che prendi 🙂
D’altra parte come potrebbe non essere così quando ogni regione ha un qualcosa di suo, talmente buono, da impedirti di fermarti?
Ovviamente, come scoprirai molto presto durante questo viaggio, nel visitare il centro Italia troverai delle prelibatezze che a dir di “leccarsi i baffi” è dir poco.
Ma andiamo per ordine di regione, partiamo dall’Umbria, che dici?
E qua non possiamo parlare della torta al testo, una sorta di focaccia bianca non lievitata che può essere farcita con insaccati e formaggi locali o verdure in caso di pranzi veloci oppure servita d’accompagnamento agli antipasti nei pranzi più pomposi.
Tra i primi non possiamo non nominare la tipologia di pasta più tipico: gli Strangozzi (chiamati anche Umbricelli o Bigoli).
Questi spesso vengono conditi con prodotti altrettanto tipici come il tartufo nero, i fiori di zucca, la trota o con il sugo d’oca e asparagi.
Nei secondi ecco che compaiono le beccacce alla norcina e la lepre carrellata.
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Passiamo alle Marche e alla sua cucina dai sapori semplici ed indimenticabili.
Ovviamente non mancano le paste (tagliatelle larghe, maccheroni e lasagne) e le zuppe di verdure e legumi tra i primi.
Tra i secondi invece svettano quelli di carne a base di animali da cortile e quelli di pesce fresco appena pescato (ovviamente in base alla zona delle marche in cui ci si trova).
Dolce in fundo la crema fritta, un qualcosa che ci fa venire fame solo a pensarci.
Finiamo con le tradizioni culinarie della Tuscia dove troviamo la pignataccia, una ricetta antichissima del Viterbese che deve il suo nome al metodo di cottura (in una pignatta appunto, alternando strati di carne a quelli di verdure).
ndr. trattandosi di un piatto popolare, i tagli della carne presenti in questo piatto, sono quelli meno pregiati: coda, testa e trippa tra gli altri.
Altri piatti super tradizionali e assolutamente da provare mentre si è impegnati a visitare il Centro Italia con sosta nella Tuscia? l’Acquacotta e il Fieno di Canepina.
🤞🏼Consiglio da pro! Tieni in considerazione la possibilità di partire già a dieta da qualche mese oppure preparati a tornare a casa con qualche chilo in più! 🤪 |
Dove provare queste specialità? Tra i diversi posti che abbiamo provato, l’unico che ci sentiamo davvero di consigliare è il Pinturicchio a Spello. I loro strangozzi sono la fine del mondo!
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Dove dormire durante un viaggio alla scoperta del centro Italia?
Ovviamente la scelta del posto dove dormire è sempre molto soggettiva:
dipende da quanto tempo si ha a disposizione, il budget che si può spendere nell’alloggio, il tipo di compagnia, gli interessi…
Tenendo in considerazione tutti questi fattori, quello che ci sentiamo di consigliare sono semplicemente i posti migliori in base a rapporto qualità-prezzo.
Ecco alcuni alloggi (che sono poi quelli dove siamo stati noi e nei quali ci siamo trovati super-bene):
Niente di troppo ricercato, spartani e veraci, proprio come questo viaggio.
🤞🏼Consiglio da pro! Ricordati di prenotare con laaaaargo anticipo, soprattutto se hai intenzione di visitare la Toscana d’estate… le strutture sono si riempiono in fretta.
Nel caso fossi in dubbio sul viaggi qua fino all’ultimo, sfrutta appieno la cancellazione gratuita di Booking e disdici… ma non commettere l’errore di ridurti appena prima di partire. Questo errore potrebbe costarti centinaia di euro. |
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Noleggio auto per visitare il centro Italia
Come abbiamo già accennato, organizzare un viaggio in centro Italia senza macchina significherebbe perdersi la vera essenza di questa parte d’Italia: un qualcosa di assolutamente imperdonabile.
Quindi, nel caso tu non arrivassi già con la tua macchina, ti consigliamo vivamente di noleggiarne una.
Quando noi sappiamo che ci servirà essere motorizzati, prenotiamo sempre tutto prima di partire.
SEMPRE.
Per tre ragioni essenzialmente:
- Prenotando anticipo paghi sempre molto meno che farlo a destinazione;
- Facendo tutto in anticipo sappiamo esattamente cosa stiamo acquistando, polizze assicurative e servizi aggiuntivi che vogliamo. I noleggiatori (in tutto il mondo) sono soliti cercare di spillarti soldi in più per servizi inutili…
- Blocchiamo la vettura che più si addice alle nostre esigenze e mal che vada se vogliamo cambiarla o disdire sfruttiamo la cancellazione gratuita.
Ma dove prenotiamo noi solitamente?
Su Auto Europe.
✈️
Consiglio degli esperti: ispirazioni simili al visitare il Centro Italia
Sei appena tornato dal tuo roadtrip e già non vedi l’ora di ripartire?
E allora perchè non farlo?
Se non proprio in questa parte di Italia, almeno in un posto simile, sicuramente nello stesso formato di viaggio (una volta che si prova l’on the road non si torna più indietro, lo sappiamo molto bene)!
Che dici?
Ecco i nostri consigli:
- Viaggio in Toscana: itinerario di 3 giorni;
- Islanda on the road: cosa vedere;
- Repubbliche Baltiche in macchina;
- Viaggio in Sudafrica, come organizzare il viaggio perfetto;
- Organizzare un viaggio in California da soli.
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Hai ancora un minutino per caso?
Viaggiatore, hai trovato interessante questa guida che ti spiega tutto nel visitare il centro Italia? Se avessi voluto altre informazioni, scrivicelo qui sotto nei commenti che le aggiungeremo in un futuro aggiornamento.
Inoltre, se hai bisogno di qualsiasi cosa, faccelo sapere e ti supporteremo.
Ti risponderemo in 24 ore. Promesso.
Cosa stai aspettando? Prenota subito il tuo volo!
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